22 novembre 2024

Salviamo il volontariato

Nella primavera del 2010 ho ideato e organizzato la Festa del Volontariato. Per un’intera giornata, ben 16 associazioni del territorio comunale hanno allestito stand per promuovere le proprie attività e organizzato spettacoli. A distanza di soli 14 anni la situazione è drasticamente cambiata: oggi le associazioni di volontariato attive con continuità si contano sulle dita di una mano. Si tratta di una regressione preoccupante, determinata da diversi fattori concomitanti. Tra questi, spiccano nuove leggi e regolamenti che impongono obblighi burocratici difficilmente gestibili dalle piccole associazioni e l’invecchiamento della popolazione che ha comportato un mancato ricambio generazionale e una scarsa partecipazione dei giovani. Da non sottovalutare, inoltre, l’impossibilità per l’attuale Pro Loco di finanziare le piccole associazioni e i comitati delle frazioni, dopo anni in cui poteva deliberare l’erogazione di sostanziosi contributi grazie agli introiti del turismo. Il volontariato è essenziale per il funzionamento delle istituzioni. Cito tre esempi significativi: la gestione del turismo, ora completamente “professionalizzata”, comporta costi ingenti rispetto a quando era condotta dalla Pro Loco, il Gruppo Storico non è più in grado di animare gli eventi a Sabbioneta né di rappresentare la nostra città in altre località italiane come ha fatto per un quarto di secolo, il prezioso contributo alla conservazione e alla difesa del territorio da parte degli Amici dell’Ambiente non ha più la continuità e la forza del passato. Come possiamo salvare il volontariato? Ritengo che l’unica soluzione sia quella di unire le forze fondendo le associazioni che condividono finalità statutarie simili. Chi desidera mettere a disposizione della collettività gratuitamente il proprio tempo, la propria passione e le proprie competenze, potrà continuare a farlo in pochi sodalizi ma ben strutturati.

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