2 giugno 2025

Un vescovo da Ponteterra

Anselmo Rizzi era un ragazzino con la vocazione religiosa, decise quindi di intraprendere gli studi teologici nel seminario di Mantova; lì ebbe modo di conoscere Giuseppe Sarto, vescovo della città gonzaghesca e futuro papa Pio X. Anselmo venne ordinato sacerdote il 17 aprile del 1897, all’età di 22 anni. Tra i suoi primi incarichi ci fu l’investitura ad arciprete e vicario foraneo presso la parrocchia di Ostiglia. In seguito, gli venne conferito l’incarico di segretario del comitato diocesano di Mantova. Non ancora trentanovenne, il 4 giugno 1913, fu eletto vescovo di Adria (Rovigo) e si insediò il 15 dicembre di quell’anno, tenendo il giorno seguente il primo pontificale con l’omelia nella locale cattedrale dei Santi Pietro e Paolo. Nel periodo della sua reggenza episcopale appoggiò la rinascita del movimento giovanile cattolico, stimolando inoltre la fondazione di scuole di religione in ogni parrocchia diocesana al fine di distogliere i giovani dall’indottrinamento esercitato nel territorio dal regime fascista. Mons. Anselmo Rizzi era una figura energica che, da vescovo di Adria, si prodigò per assicurare la stabilità delle rendite della chiesa locale, per il loro utilizzo a sostegno del clero e delle attività delle comunità parrocchiali. Morì il 19 ottobre 1934. La peculiarità di questo alto prelato è che è nato il 20 ottobre 1874 a Ponteterra. Dovrebbe essere l’unico vescovo originario del nostro comune e, come tale, personalità da ricordare e celebrare. Osservo che a Ponteterra la maggior parte delle vie e delle strade sono dedicate a personaggi che nulla hanno a che vedere con la frazione di Sabbioneta.

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