La Sinagoga di Sabbioneta, dopo il restauro e la conseguente riapertura al pubblico degli inizi degli anni 90, è stata visitata da moltitudini di turisti. Visitatori che ne hanno ammirato la lineare struttura neoclassica, la finezza del soffitto a stucco, gli arredi ottocenteschi, le porte dell’Aron finemente lavorate e dorate, la leggerezza degli stucchi, il matroneo, ecc... Nessuno però, neppure i sabbionetani, ha mai potuto vedere l’interno dell’Aron principalmente a causa dell’imperizia di chi ha tentato inutilmente di aprirlo nell’ormai lontano periodo del restauro. Nei mesi scorsi, approfittando del lungo periodo di chiusura al pubblico del Tempio imposta dalla pandemia, finalmente l’Armadio Sacro è stato riaperto e, in occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica, l’interno dell’Aron è così stato mostrato ai visitatori in tutto il suo splendore. Stefano Patuzzi, tra i massimi esperti italiani di cultura ebraica, ha così potuto descrivere le scritte dorate in caratteri ebraici, e il loro significato corrispondente ai dieci comandamenti, che impreziosiscono l’interno delle due ante in legno pregiato. Inoltre, alcuni grandi anelli in metallo rimangono a testimoniare la funzione che avevano in passato di contenere i libri della Torah pronti ad essere letti durante le funzioni. La riapertura dell’Aron è un avvenimento che si aggiunge ai tanti della storia dell’ebraismo sabbionetano ed è una valida ragione, per le centinaia di migliaia di persone che in passato sono venute a visitare la Sinagoga, per ritornare ad ammirarla.
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