Tra il 1774 e il 1775 le statue, i busti e le sculture della collezione di Vespasiano Gonzaga furono "spostati" dai palazzi di Sabbioneta a quelli di Mantova per ordine del governo austriaco. Sono dunque trascorsi 250 anni da quando una delle più importanti collezioni del Rinascimento italiano non si trova più nelle sedi originarie ma è in parte conservata nei depositi e in parte esposta in Palazzo Ducale e in Palazzo San Sebastiano. Periodicamente c'è chi propone che i marmi collezionati da Vespasiano tornino a Sabbioneta. Ritengo, tuttavia, che la questione sia simile a quella delle porzioni del Partenone trasferite al British Museum: è molto improbabile che, in tempi ragionevoli, si creino le condizioni per un ritorno definitivo. Nel 1998 si era ipotizzata, ed era in fase avanzata di progettazione, una mostra dei marmi a Sabbioneta, ma l’evento fu poi annullato per difficoltà organizzative. Cosa fare quindi oggi per ricordare i 250 anni dallo spostamento? In collaborazione con Leandro Ventura, studioso romano e massimo esperto di questa collezione, ho proposto all’amministrazione comunale di Sabbioneta e ai vertici della Fondazione Sabbioneta Heritage di organizzare una conferenza storica, di chiedere ai due musei mantovani il prestito di alcune opere per una mostra temporanea e di realizzare copie da ricollocare nei luoghi originari. Si potrebbero, ad esempio, ripristinare i busti che si trovavano sulle mensole della Sala degli Imperatori, ora vuote. Con le attuali tecnologie di scansione laser e stampa 3D creare copie simili agli originali è un’operazione piuttosto semplice. Sarebbe un’iniziativa di grande richiamo per Sabbioneta e rappresenterebbe un primo passo per riarredare i palazzi sabbionetani, per la maggior parte desolatamente vuoti.
Nessun commento:
Posta un commento