11 novembre 2024

Il compleanno della sinagoga

Con una serie di eventi Sabbioneta ha ricordato i due secoli della locale sinagoga che, nella sua imponenza, rimane a testimonianza della numerosa e autorevole comunità ebraica stanziata nella Città Ideale per cinque secoli. Nei vari momenti che si sono susseguiti nel corso della giornata si è avuto modo di evidenziare come questi duecento anni siano stati ricchi di storia, di cultura e di spiritualità. Nel Teatro all’Antica si è tenuto un convegno introdotto dai saluti di Marco Pasquali, sindaco di Sabbioneta, Ezio Zani, direttore della Fondazione Sabbioneta Heritage e Aldo Norsa, presidente della Comunità Ebraica di Mantova. I rappresentanti delle istituzioni hanno ricordato l’importanza della storia ebraica per la Città Ideale, la ricchezza della storia della Comunità locale e i forti legami che tuttora si mantengono con la Comunità di Mantova. Io ho riassunto gli eventi, i fatti, la cronaca e i personaggi che hanno caratterizzato per 500 anni la presenza ebraica a Sabbioneta. Marida Brignani, architetto e ricercatrice, ha illustrato la storia della realizzazione del tempio e del suo progettista, Carlo Domenico Visioli. Stefano Patuzzi, presidente della associazione Man Tovà, nel suo intervento ha presentato e spiegato le caratteristiche peculiari di una copia del libro “Visione terribile” di Isaac Arama edito dalla stamperia di Tobia Foà e recentemente acquisita nel patrimonio della Fondazione Sabbioneta Heritage. La sessione mattutina è terminata con la donazione di un’opera di Tobia Ravà, artista di fama internazionale, che è stata collocata nella sala espositiva della sinagoga. Nel pomeriggio, nel Salone della Gran Guardia di Palazzo Ducale, si è tenuta l’inaugurazione e la visita guidata alla mostra “I Gonzaga e gli ebrei” a cura di Emanuele Colorni. Sedici grandi pannelli illustrano la storia dei rapporti tra i Gonzaga di Mantova e gli ebrei, vicende che hanno avuto riflessi anche sul territorio del ducato di Sabbioneta. Infine, ci si è recati in sinagoga per una visita guidata a cura dei relatori della mattinata. I numerosi presenti hanno potuto ammirare anche l’interno dell’Aron che, rimasto chiuso per decenni, è stato riaperto solo da poco tempo. La lunga giornata dedicata al compleanno della sinagoga si è conclusa con intervento musicale di Stella Bassani, voce, e Luca Bonaffini, chitarra. Ringrazio personalmente la Fondazione Sabbioneta Heritage, il Comune di Sabbioneta, l’Associazione Pro Loco, la Comunità Ebraica di Mantova, l’Associazione Man Tovà grazie ai quali si è sviluppata e conclusa in modo ottimale una giornata memorabile.

1 novembre 2024

Una piacevole commedia matrimoniale

La sera di venerdì 8 novembre, alle ore 20:45, si potrà gustare, per la prima volta nella sua interezza e in lingua italiana, una primizia straordinaria, ossia “Una piacevole commedia matrimoniale” di Leone de’ Sommi, una gustosissima e articolata commedia rinascimentale sul matrimonio che verrà messa in scena nella splendida cornice del Teatro all’Antica. Originariamente redatta in ebraico, si tratta del primo lavoro teatrale al mondo scritto in questa lingua, l’adattamento per il palcoscenico è di Giorgio Pavesi che si è basato sulla traduzione in lingua italiana di Erica Baricci. La commedia è messa in scena dal gruppo teatrale “Il palcaccio” di San Giorgio di Mantova e dal gruppo danza “Step by step - professional Dance Center” di San Benedetto Po. Le coreografie sono di Vanna Mantovani, la regia teatrale Gabriele Bussolotti. La serata rientra nel ciclo “Ebraismo al sesto giorno – incontri serali sulla cultura ebraica” a cura dell’Associazione “Man Tovà – la Città della manna buona” di Mantova. L’organizzazione è a cura della Fondazione Sabbioneta Heritage in collaborazione con il Comune di Sabbioneta e l’Associazione Pro Loco e il contributo di Regione Lombardia. L’evento gode del patrocinio del Comune di Mantova, della Fondazione Franchetti e della Fondazione Comunità Mantovana Onlus. L'ingresso è libero ed aperto a tutti.

28 ottobre 2024

Successo per la fiera del libro

Lo scorso fine settimana si è tenuta, a Villastrada di Dosolo, la XIII edizione della Fiera del Libro del Territorio Oglio-Po. L'evento culturale è stato organizzato dalla Società Storica Viadanese, dal Coordinamento Territoriale delle Pro Loco e dall’Associazione Pro Loco di Villastrada in collaborazione con la Parrocchia, il Comune di Dosolo e l’Associazione Teatro Sociale. Quello che è stato definito il “piccolo Festivaletteratura dell’Oglio Po”, che ha ottenuto il patrocinio dell’UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d'Italia), ha permesso agli appassionati e agli studiosi di reperire quanto prodotto dall’editoria territoriale grazie alla presenza di numerosi e qualificati espositori. Presenti la Società Storica Viadanese, l’Associazione Pro Loco e il Torrazzo di Commessaggio, il comune di San Martino d/A, la Fondazione Mazzolari di Bozzolo, la Fondazione Sanguanini di Rivarolo Mantovano, il comune di Gazzuolo, la tipografia “Officina Originale” di Cogozzo, il Museo Civico di Canneto e il Centro Culturale “A Passo d’Uomo” di Sabbioneta. Ricco il calendario di presentazioni di novità editoriali proposti da singoli autori: Mauro Acquaroni, Claudio Aroldi, Fabrizio Aroldi, don Gino Assensi, Paola Bellini, Nicola Cavatorta, Matteo Coppini, Giuseppe Fertonani, Ada Gardini, Oler Grandi, Rosa Marina Lombardi e Marta Margotti. I relatori sono stati presentati e hanno dialogato con Giorgio Milanesi e Alberto Sarzi Madidini. Si è parlato di argomenti come la religione, l’arte, la società e la storia locale; non sono mancati le storie e i romanzi, anche fantasy. In programma anche una visita guidata alla corte Ghirardina, un’interessante struttura sorta tra il Quattrocento e il Cinquecento a Villastrada. Come è stato sottolineato dalle autorità istituzionali, ed in particolare dai sindaci intervenuti all’inaugurazione, la Fiera del Libro è un appuntamento di rilievo per tutto del territorio Oglio-Po che mette in evidenza un forte fermento culturale attestato dalla quantità e qualità di autori e delle produzioni letterarie. Gli organizzatori ringraziano tutti i soggetti che hanno permesso lo svolgimento delle due edizioni della fiera a Villastrada e, visto l’apprezzamento di cui gode l’evento, si è già deciso di programmare la XIV edizione nel 2025. Grazie alla disponibilità della locale amministrazione comunale la sede sarà il rinnovato Palazzo dei Principi a Bozzolo.

19 ottobre 2024

L’estate di “Strategia del ragno”

Con un evento ottimamente organizzato è stata presentata la versione restaurata del film “Strategia del ragno”, opera che Bernardo Bertolucci girò nel 1969 a Sabbioneta e in altre località dell’Oglio Po. In un Teatro gremito di appassionati sono intervenuti autorità ed esperti di cinematografia per spiegare quello che Clare People, moglie di Bertolucci che avevo incontrato nel 2019 al Festival del Cinema di Venezia, aveva descritto come “... uno dei più bei film di Bernardo per i suoi esperimenti estetici e per il tema che riscrive la storia ...”. “Strategia” a colori, sul grande schermo e di altissima qualità esalta le capacità creative del regista e di Vittorio Storaro, entrambi a quel tempo molto giovani e alle prime esperienze ma la cui fama in breve ha raggiunto i massimi livelli dell’arte cinematografica fino alla conquista degli Oscar. Prima del film è stato proiettato un breve filmato, brillantemente confezionato per l’occasione dal videomaker Pierluigi Bonfatti Sabbioni, nel quale sono state inserite testimonianze e ricordi dei sabbionetani che erano presenti nel 1969. Si sono così alternati i racconti delle comparse (Alberto Zanazzi, Vittorio Rossi, Andrea Mambrini, Valeria Abortivi) e di chi ha ricordi di quei giorni (Luigi Pasquali, Franco Scazza). Serata indimenticabile anche per il sottoscritto: apparire sul grande schermo per raccontare di quando Bertolucci e la sua troupe vennero a casa mia per le riprese del film immediatamente prima della testimonianza dello stesso regista non è avvenimento da tutti i giorni …

20 settembre 2024

250 anni senza i marmi

Tra il 1774 e il 1775 le statue, i busti e le sculture della collezione di Vespasiano Gonzaga furono "spostati" dai palazzi di Sabbioneta a quelli di Mantova per ordine del governo austriaco. Sono dunque trascorsi 250 anni da quando una delle più importanti collezioni del Rinascimento italiano non si trova più nelle sedi originarie ma è in parte conservata nei depositi e in parte esposta in Palazzo Ducale e in Palazzo San Sebastiano. Periodicamente c'è chi propone che i marmi collezionati da Vespasiano tornino a Sabbioneta. Ritengo, tuttavia, che la questione sia simile a quella delle porzioni del Partenone trasferite al British Museum: è molto improbabile che, in tempi ragionevoli, si creino le condizioni per un ritorno definitivo. Nel 1998 si era ipotizzata, ed era in fase avanzata di progettazione, una mostra dei marmi a Sabbioneta, ma l’evento fu poi annullato per difficoltà organizzative. Cosa fare quindi oggi per ricordare i 250 anni dallo spostamento? In collaborazione con Leandro Ventura, studioso romano e massimo esperto di questa collezione, ho proposto all’amministrazione comunale di Sabbioneta e ai vertici della Fondazione Sabbioneta Heritage di organizzare una conferenza storica, di chiedere ai due musei mantovani il prestito di alcune opere per una mostra temporanea e di realizzare copie da ricollocare nei luoghi originari. Si potrebbero, ad esempio, ripristinare i busti che si trovavano sulle mensole della Sala degli Imperatori, ora vuote. Con le attuali tecnologie di scansione laser e stampa 3D creare copie simili agli originali è un’operazione piuttosto semplice. Sarebbe un’iniziativa di grande richiamo per Sabbioneta e rappresenterebbe un primo passo per riarredare i palazzi sabbionetani, per la maggior parte desolatamente vuoti.

16 settembre 2024

Giornata Europea della Cultura Ebraica

Come da tradizione Sabbioneta ha aderito all’annuale Giornata Europea della Cultura Ebraica. Il tema di quest’anno è stato “la famiglia”, un argomento che si lega in particolar modo alla plurisecolare storia della Comunità di Sabbioneta. Accompagnando un nutrito gruppo di visitatori al cimitero di Borgofreddo ho avuto modo di raccontare loro la storia dei personaggi che vi sono sepolti e, di conseguenza, delle famiglie ebraiche locali. Storia che ha particolarmente incuriosito i presenti che, provenienti anche da località non vicine come l’alto Garda, Venezia e la provincia di Rovigo, sono rimasti sorpresi dalla ricchezza e dall’importanza della storia ebraica locale. Il cimitero conserva lapidi che raccontano di Emilio Foà e Angelo Finzi, due sindaci di Sabbioneta, di Donato Leone Forti, che donò la chiesa dell’Incoronata alla parrocchia, di Vittorio Forti, ultimo esponente della plurisecolare comunità, di Felice Leon Foà la cui pietra tombale venne trasferita a Milano per trent’anni prima di ritornare al luogo di origine e dare lo spunto per la sceneggiatura di un film. La visita guidata è stata anche l’occasione per invitare i presenti agli eventi che si terranno a novembre per ricordare i duecento anni dalla costruzione della Sinagoga che, con la sua grandiosità, rimane a testimonianza degli splendori della Comunità Ebraica di Sabbioneta.

28 giugno 2024

Sabbioneta e il Monferrato

 Nel Teatro all’Antica di Sabbioneta si è tenuto il convegno “Oltre la geografia: quando la storia unisce territori. Mantova, Sabbioneta e il Monferrato” organizzato dalla Fondazione Sabbioneta Heritage e dal Circolo Culturale Marchesi del Monferrato di Alessandria. L’incontro, coordinato da Alberto Sarzi Madidini, è stato organizzato in memoria di Roberto Maestri, presidente e fondatore del Circolo Culturale Marchesi del Monferrato, grazie al quale alcuni anni fa, prima della sua tragica scomparsa, si erano instaurati forti legami culturali tra il mantovano e il Monferrato. Marco Pasquali, sindaco di Sabbioneta, e Alessandra Bozzo, presidente della Fondazione Monferrato Live Experience, hanno apprezzato la volontà di rinsaldare e mantenere vivi i rapporti di amicizia tra territori affini per storia e cultura. Emiliana Conti, attuale presidente del Circolo Culturale Marchesi del Monferrato, ha illustrato le attività e le future prospettive del sodalizio piemontese. Alberto Sarzi Madidini ha parlato invece dei rapporti tra Sabbioneta e il Monferrato a partire da Vespasiano Gonzaga per arrivare fino alla nostra epoca, citando anche il più illustre personaggio nativo di Sabbioneta, il generale Giuseppe Ottolenghi, che appartiene ad una famiglia originaria di Acqui Terme. Cinzia Montagna, giornalista e scrittrice, ha inviato una testimonianza video nella quale ha trattato il tema "La città ideale, il castello e la fortezza: i luoghi del potere nel Mantovano e nel Monferrato" mettendo a confronto le diverse realtà dei due territori. Angelo Soave, a lungo collaboratore di Roberto Maestri, ha presentato l’arte pittorica della scuola di Giulio Romano approdata nel Monferrato mantovano portando l’esempio del castello Faà di Bruno situato nel comune di Solero (AL). Nella rocca infatti molti affreschi rappresentano scene che si rifanno direttamente a quelle di Giulio Romano raffigurate nei palazzi mantovani. Il convegno si è concluso con l’intervento di Massimo Carcione, funzionario dell'assessorato alla Cultura della Regione Piemonte che, dopo avere portato il saluto del presidente della Provincia di Alessandria, ha relazionato sulle Comunità Patrimoniali di Mantova, Sabbioneta e del Monferrato, soggetti attivi per la salvaguardia dei paesaggi culturali e dei siti patrimonio UNESCO. Il convegno, al quale hanno partecipato anche i figuranti in costume del Gruppo Storico Città di Sabbioneta, ha offerto l’opportunità, condivisa da tutti gli intervenuti, per continuare e rafforzare i legami tra il mantovano e il Monferrato.

1 giugno 2024

Pio Foà, illustre sabbionetano

Si è concluso a Torino il 54° Congresso Nazionale della Società Italiana di Storia della Medicina. Tre giorni, organizzati ottimamente dalla locale Accademia, nei quali sono intervenuti un centinaio di esperti nei più svariati ambiti della storia della scienza medica. Grande spazio è stato dato a Pio Foà, medico nato a Sabbioneta nel 1848, al quale sono stati dedicati, caso unico nel Congresso, ben tre interventi: uno di carattere biografico, uno sulla sua eredità scientifica quale patrimonio museale anatomopatologico e uno sul “Fondo Foà” quale fonte di documentazione storico – medica. Io sono stato inviato per esporre la biografia dell’illustre sabbionetano, medico, professore universitario, scienziato, ricercatore, amministratore pubblico, educatore, politico; unanimemente considerato una personalità poliedrica di livello europeo. Una vita intensa, quella di Pio, che lo vide guadagnarsi una medaglia d’oro al valore a Bezzecca al seguito di Garibaldi, studiare ed insegnare in Italia e all’estero, effettuare ricerche nel settore della microbiologia e della medicina sociale, impegnarsi politicamente tanto da essere eletto assessore a Torino e senatore a Roma. L’occasione è stata propizia per invitare i convenuti a visitare la Città Patrimonio UNESCO e per proporre alla Società Italiana di Storia della Medicina di organizzare a Sabbioneta un convegno dedicato ai numerosi medici e scienziati di fama di origine sabbionetana: Achille de Giovanni, Pietro Albertoni, Giovanni Pugliesi e i tre Foà (Pio, Carlo e Piero).

29 aprile 2024

Alla ricerca delle radici

La famiglia Foà è originaria della Spagna. Nel Medioevo si è spostata in Francia (a Foix, località dalla quale ha preso il nome), quindi in Piemonte e successivamente a Sabbioneta. Nei secoli i rami della famiglia si sono diffusi sul territorio italiano e, dopo il 1938, in alcune nazioni del mondo. La ricerca delle radici famigliari è un tema profondo e significativo nella cultura ebraica che affonda le sue origini in millenni di storia e tradizione. Questa è la ragione per la quale spesso a Sabbioneta tornano i discendenti di un nucleo familiare che rimase nel nostro territorio per più di cinque secoli caratterizzandolo soprattutto dal punto di vista culturale con la stamperia di Tobia Foà e con l’eccelsa personalità di Pio Foà. Nei giorni scorsi Dora Foà, la figlia Kaye e la nipotina Gaia sono ritornate nella terra dei loro avi. Dora è figlia di Gastone Stefano, nato a Parma ma poi emigrato in Israele nel 1939 per sfuggire alle persecuzioni e alle leggi fasciste. In Israele vive oggi Kaye mentre Dora, per ragioni professionali risiede in California. Le due signore hanno visitato, non senza esprimere stupore, palazzi e chiese della Città Patrimonio UNESCO, oltre alla Sinagoga e al Cimitero Ebraico, nel quale sono sepolti i loro avi. La famiglia di Dora ha subito pesantemente le folli ideologie nazifasciste del secolo scorso: lo zio Giorgio è morto nel campo di concentramento di Aushwitz, la nonna Doralice in un campo di detenzione a Merano. Oggi entrambi sono ricordati con pietre di inciampo posizionate nei pressi dei luoghi dove vivevano a Parma: un invito a riflettere su uno dei periodi più bui della nostra storia e ad onorare la memoria delle vittime.

6 aprile 2024

Follia e stupore del convivio

Presso l’Aula Magna di Palazzo Forti a Sabbioneta si è tenuta la conferenza “Follia e stupore del convivio, tra etichetta, spettacolo e gastronomia” organizzata dalla Biblioteca Comunale “Enrico Agosta del Forte”. L’incontro, coordinato da Alberto Sarzi Madidini, è stato realizzato con il contributo della Associazione Pro Loco ed il patrocinio del Comune di Sabbioneta e della Fondazione Sabbioneta Heritage. Federica Copelli, responsabile della Biblioteca, ha introdotto Giancarlo Malacarne, storico, giornalista, scrittore, direttore della rivista Civiltà Mantovana, che tra i 48 libri di carattere storico di sua pubblicazione vanta anche il volume “Sulla mensa del principe: alimentazione e banchetti alla corte dei Gonzaga”. L’intervento dello studioso mantovano è stato un viaggio nel convivio e nei banchetti che ha attraversato secoli di storia (dal 1300 al 1700 circa) delle corti italiane ed in particolare di quella dei Gonzaga nei quali avevano una importante funzione politica. Uno strumento, quello del convivio, nelle mani del potere per affermare il proprio carisma, per comunicare al mondo la propria magnificenza, ricchezza e livello culturale. Alla preparazione e alla gestione vi lavoravano decine di persone con le mansioni più disparate e, a volte, piuttosto curiose. Le cronache del tempo raccontano di sfarzosi banchetti con 18 portate che duravano ore ed ore e comprendevano spettacoli di musicisti, giullari e sfilate di animali per stupire gli invitati. Da rimarcare che Malacarne, nei decenni di frequentazione degli archivi non ha mai trovato notizie di convivi e banchetti organizzati da Vespasiano Gonzaga a Sabbioneta, che quindi evidentemente, a differenza dei cugini mantovani, non amava questo tipo di feste e preferiva dedicarsi ad altre attività. Malacarne, da esperto conferenziere, ha intrattenuto i numerosi presenti con storie e curiosità relativi a fatti del nostro passato sconosciuti ai più, anche se importanti per la storia del costume.

9 marzo 2024

Le nozze di Giulia Gonzaga

In occasione della Giornata Internazionale della Donna si è tenuta la conferenza “Nel passato delle donne. Nel segno di Isabella d’Este: le nozze di Giulia Gonzaga e Vespasiano Colonna”. L’evento culturale, che ha visto una ampia partecipazione di pubblico, è stato organizzato in Teatro dalla Fondazione Sabbioneta Heritage con il patrocinio del Comune di Sabbioneta e della Associazione Pro Loco. Coordinando la serata ho avuto modo di sottolineare come l’esistenza stessa della Sabbioneta attuale sia una conseguenza di quel matrimonio avvenuto nei pressi di Roma quasi cinquecento anni fa. Giulia, infatti, diventerà la tutrice di Vespasiano Gonzaga e influirà in modo determinante sulla sua educazione. Anna De Rossi ha rievocato i momenti e le ragioni delle nozze, avvenute a Genazzano il 21 ottobre 1526, spiegando il ruolo essenziale che ebbe Isabella d'Este. Tersilla Federici ha recitato componimenti tratti dal suo libro “Giulia e Vespasiano” ispirati alla vita della Gonzaga. Jolanda Malgarise ha descritto una copia dell’abito della fanciulla ritratta nella cosiddetta “Schiava turca” di Parmigianino indossato per l’occasione da Maria Lipari. Il dipinto è stato individuato da Anna De Rossi come probabile ritratto nuziale della Gonzaga. A conclusione della serata è stato presentato quello che la De Rossi e la Federici ritengono essere l'ultimo ritratto di Giulia. Si tratta di un quadro conservato presso la Galleria Spada a Roma che ritrarrebbe la nobildonna negli ultimi anni della sua vita.

19 febbraio 2024

Presentata Vitelliana a Sabbioneta

Nel corso di un incontro pubblico, tenuto nei giorni scorsi a Sabbioneta presso la Sala Rosa di Palazzo Forti, è stata presentata la pubblicazione "Vitelliana, Viadana e il territorio mantovano fra Oglio e Po". Il Bollettino, annualmente edito dalla Società Storica Viadanese, giunto alla diciottesima edizione, raccoglie una serie di studi e saggi che approfondiscono e gettano nuova luce sul patrimonio culturale del territorio. La presentazione, coordinata da Alberto Sarzi Madidini, organizzata dalla Biblioteca Comunale “Enrico Agosta del Forte”, ha goduto del patrocinio della Fondazione Sabbioneta Heritage e della Associazione Pro Loco di Sabbioneta. Martina Bongiovanni, assessore alla cultura del Comune di Sabbioneta, nel suo saluto ai numerosi convenuti, ha sottolineato l’importanza culturale di una pubblicazione come Vitelliana per tutto il territorio dell’Oglio Po. Giorgio Milanesi, direttore del Bollettino, ha riassunto il contenuto dell’edizione 2023 che riporta saggi relativi in particolare alle località di Bozzolo, Casaletto, Piadena, Sabbioneta e Viadana. Gli argomenti trattati spaziano dalla centuriazione romana, alla fondazione di Sabbioneta, ai pittori viadanesi e mantovani, ai Gonzaga di Bozzolo e sono frutto di autorevoli studiosi e ricercatori come Vera Boni, Dante Chizzini, Ernesto Flisi, Giuseppe Flisi, Enzo Ghidoni, Riccardo Ghidotti, Silvano Marzani, Roberta Piccinelli e Beatrice Tagliavini. Il volume raccoglie anche recensioni e segnalazioni di libri e pubblicazioni uscite sul territorio. Giuseppina Bacchi, riprendendo un suo scritto contenuto nel Bollettino, ha ricordato i suoi personali rapporti con i fratelli Antonio e Sergio Anghinelli (quest’ultimo scomparso da pochi mesi) che hanno dedicato la vita a studi e ricerche archeologiche. Fratelli che, come ha ricordato Sarzi Madidini, erano particolarmente legati a Sabbioneta. L’incontro si è chiuso con l'intervento di Giovanni Sartori, presidente della Società Storica Viadanese, che ha illustrato il suo saggio dedicato alle novità relative alla fondazione di Sabbioneta. Con mappe e documenti ha ricostruito i primi decenni della fondazione della Città voluta da Vespasiano Gonzaga. Copie di Vitelliana sono disponibili anche presso il bookshop dell’Infopoint di Sabbioneta.